Assicurazione bici elettriche, casi in cui occorre tutelare un mezzo a due ruote

Spostarsi in città come anche nei centri più piccoli può essere piacevole se ci si affida alla comodità di una bicicletta elettrica, un veicolo che unisce le caratteristiche di una bici classica a quelle di un piccolo ciclomotore. Ma vale la pena entrare più nel dettaglio, per evitare di generare confusione e scarsa chiarezza.

La normativa europea effettua una distinzione molto importante fra le biciclette elettriche con pedalata assistita e le e-bike aventi una potenza decisamente maggiore. La prima tipologia di veicolo rientra nella categoria dei velocipedi, per avere un motore che si attiva solo nel momento in cui il conducente pedala, assicurando un supporto elettrico durante i tragitti in salita o difficoltosi. Al contrario le biciclette elettriche con un’assistenza elettrica maggiore si considerano a tutti gli effetti dei ciclomotori, per la cui circolazione si applicano le norme previste per tutti i veicoli.

Il presente articolo si propone di dispensare al lettore utili notizie in merito ai casi in cui è prevista l’assicurazione per i veicoli a due ruote. Nei seguenti paragrafi, che daranno sviluppo al tutorial, saranno approfondite le caratteristiche delle due principali tipologie di bicicletta elettrica poc’anzi accennate, con lo scopo di dissipare dubbi e incertezze sull’argomento.

Caratteristiche di una bici elettrica senza assicurazione

Come già accennato in apertura, la bicicletta elettrica va incontro a chi si reca al lavoro con uno zaino pesante, oppure a chi fa la spesa e si trova costretto a trasportare delle buste pesanti, rendendo la quotidianità di tante persone molto più comoda. La bici elettrica è il mezzo più adatto per alternare momenti di attività fisica ad altri di guida assistita. Per tutti questi vantaggi vale sicuramente la pena considerare l’acquisto di un veicolo di questo tipo, ma bisogna anche fare attenzione ad alcuni aspetti importanti.

Se infatti la propria bici elettrica non è in grado di superare una determinata soglia di velocità, il veicolo che si possiede non ha alcun motivo per considerarsi un ciclomotore, al pari di una moto. La velocità massima prevista per un veicolo che non ha bisogno di assicurazione è pari a 25 km/h. Pertanto le bici elettriche capaci di non superare il suddetto livello di velocità vengono considerate normali velocipedi al pari delle tradizionali biciclette.

Si tenga presente che le biciclette con pedalata assistita, perché non siano soggette alle norme previste per tutti i veicoli standard, devono avere un motore con una potenza non superiore ai 250 watt. Il sostegno della pedalata assistita subentra nel momento in cui il conducente pedala per cercare di muovere il mezzo e il motore non dovrebbe mai sostituirsi ai pedali, sono questi i presupposti per cui una bicicletta elettrica viene considerata al pari livello di un velocipede. Quando si è nel dubbio è utile contattare un esperto, magari una compagnia assicuratrice come Conte.it, che può dare sicuramente un consiglio maggiore su come procedere.

La speed pedelec, tutte le caratteristiche di una super bicicletta

L’avvento delle biciclette elettriche ha contribuito a cambiare il concetto di spostamento di tante persone, grazie alla possibilità di utilizzare un mezzo eco-sostenibile, privo di emissioni inquinanti per l’ambiente, senza rinunciare al comfort di una guida assistita. La peculiarità delle normali bici elettriche, come è stato possibile vedere nel precedente paragrafo, è la possibilità di unire alla classica pedalata effettuata con la sola forza delle gambe un sostegno proveniente dal motore, che limita gli sforzi in determinati percorsi con una certa pendenza o difficoltà.

Ebbene da questo concetto di bici elettrica si discostano le cosiddette speed pedelec: si tratta di biciclette dotate di un sostegno potenziato capace di sostituirsi alla pedalata tradizionale effettuata dal conducente del mezzo. Suddetta tipologia di e-bike è in grado di raggiungere delle prestazioni di velocità ben superiori rispetto a una bicicletta con pedalata assistita, motivo per cui, secondo la normativa vigente, questo mezzo viene considerato alla stregua di un ciclomotore.

Ebbene una speed pedelec, come si può anche solo intuire dal nome, è una super bicicletta capace di raggiungere un’andatura di 45 km/h, grazie all’assistenza di un motore di oltre 250 watt. In virtù di queste caratteristiche una s-pedelec garantisce ottime possibilità di spostamento non solo entro i confini di un centro abitato, ma anche nei tragitti outdoor, dove poter affrontare salite e percorsi di un certo grado di difficoltà. Pertanto la scelta fra la bicicletta con pedalata assistita e una speed pedelec può solo dipendere dalle personali esigenze del consumatore.

Viaggiare a norma di legge su speed pedelec, cosa c’è da sapere

Proprio per essere un veicolo prestante, dal punto di vista della velocità e della potenza del suo motore, la bicicletta elettrica facente parte della tipologia speed pedelec necessita di essere messa in regola, per poter circolare su strada. Il presente paragrafo, pertanto, si propone di focalizzarsi su tutti gli aspetti normativi previsti per chi acquista una speed pedelec, un valido sostituto dell’auto per la possibilità di trovare facilmente parcheggio in città, per la possibilità di scegliere un mezzo a basso impatto ambientale e per la sua indiscutibile comodità.

Un veicolo come la bici elettrica avente un motore vivace, tale da permettere al conducente di spostarsi senza sforzo e difficoltà, richiede una polizza assicurativa al pari di un ciclomotore o altro tipo di veicolo come l’auto. Solo in questo modo è possibile viaggiare in regola, senza correre il rischio di essere fermati dai vigili e ricevere una multa salata. Trattandosi di un veicolo veloce, al pari di un ciclomotore, il conducente deve essere in possesso di una patente idonea per la conduzione di un mezzo a due ruote.

Le norme per condurre una speed pedelec senza andare incontro a difficoltà o sgradite sorprese, non finiscono. Infatti il conducente del mezzo dovrebbe indossare un casco adeguato, il mezzo dovrebbe altresì essere omologato e possedere una targa. Ma non finisce ancora qui. Infatti perché la bici elettrica con velocità fino ai 45 km/h sia a norma di legge deve essere munita di adeguata illuminazione sia anteriore che posteriore, inoltre non è ammessa la circolazione su pista ciclabile, cosa che invece è consentita a chi possiede una bici elettrica con pedalata assistita.

L’assicurazione per ciclomotori, ecco i servizi che comprende

Come già anticipato e detto a più riprese, una bicicletta elettrica che supera i 25 km/h e arriva a una velocità di 45 km/h non è un semplice velocipede, ma ha tutti i motivi per essere considerato un ciclomotore. Un veicolo di questo tipo, pertanto, è tenuto a rispettare le regole previste per tutti gli altri mezzi a due ruote, e il conducente di una speed pedelec non può fare a meno di assicurare il proprio mezzo.

Può sembrare superfluo pensare di assicurare un mezzo piccolo come una bici elettrica, ma è una spesa da affrontare per non trovarsi in difficoltà durante i controlli e soprattutto in caso di sinistro stradale. Come tutte le assicurazioni, anche le polizze per ciclomotori consentono di coprire il mezzo da ogni tipo di avversità, come l’incidente, il furto, il danneggiamento, l’incendio e molto altro ancora.

Oltre alla responsabilità civile, la polizza per ciclomotori può comprendere delle tutele accessorie, come il soccorso stradale, il trasporto del mezzo, l’assistenza medica e l’intervento di un avvocato. Vale quindi la pena informarsi sulle possibilità di assicurazione presenti sul mercato per poter circolare senza preoccupazioni sul proprio mezzo a due ruote e godersi un’esperienza di spostamento veloce, comoda e divertente.